Voglio dedicare due parole con molto affetto a Matteo Mattiacci, il patron di VOCI.fm
Quando hai una bella idea in testa non puoi pensare di realizzarla da solo, perché rimarrebbe solo una bella idea. Così come chi è ricco e pensa di potersi permettere ogni cosa. O come i potenti, che si permettono di fare le guerre; se non ci fossero quei poveretti che vanno al fronte a farsi ammazzare non sarebbero tali, ma solo dei poveri coglioni che si credono Dei (probabilmente lo sono comunque), ma senza alcun potere e soli! E qui ogni riferimento è puramente casuale ai fatti odierni!
Senza questa coscienza sei un nessuno perso nel niente!
La coscienza del collettivo è quella che ci manca terribilmente in questa epoca del declino morale, della stupidità e della miseria d'animo. Dobbiamo darci da fare per maturarla se non vorremo trovarci di fronte a qualcosa di veramente irreparabile. Dobbiamo unirci per costruire la vera società del "noi", quella perfetta armonia e sinergia che esiste in tutto l'universo visibile e non.
Sull'onda di questo mio pensiero fondo la trilogia di Life lanciando questo messaggio. Quando ho pubblicato nel 2019 il primo capitolo, mi sono guardato intorno. E l'ho fatto con molta attenzione nell'intento di ricercare qualcuno che condividesse questo leitmotiv, che ritengo alla base della mia esistenza. Era importante questo punto di partenza per ottenere un risultato di una certa portata. Non ho mai scelto e lavorato solo con chi mi pagava nella vita, perché non l'ho mai fatto per denaro come unico fine, ma per la passione di questa professione e il piacere di poterla condividere, appunto.
Quando ho incontrato Matteo ho riconosciuto "l'altra metà del mio cielo". Una persona eccezionale in grado di costruire e implementare tutte le mie aspirazioni su questo progetto, perché dotato di quell'aspetto a me mancante, ossia l'intelligenza creativa in grado di trasformarsi in realtà. Così ci siamo parlati e lui, dopo aver letto il libro, ha subito soffiato sulle vele della mia immaginazione e dell'entusiasmo proiettando con una dovizia di particolari incredibile ciò che avremmo realizzato. E già a quel tempo! Quando incontri un amico si dice che trovi un tesoro. Ma rivedrei leggermente questo concetto perché mi dà un po' l'idea di approfittare arricchendosi da soli. Credo che invece l'amicizia sia un legame che fa crescere insieme le persone e le fa evolvere sulla stessa sintonia, creando un'armonia, e semmai "approfittando" insieme di quel "tesoro", che si traduce in un vero legame di affetto e di stima.
E soltanto dopo si può chiamare amicizia! Per questo Matteo e io non abbiamo mai discusso né sul come né sul perché nel corso della realizzazione di Life, affidandoci completamente l'uno all'altro per edificare il meglio della nostra immaginazione che si univa diventando un'unica forza! Forse qualcuno potrà parlare di fortuna in incontri di questo genere. Ma io credo invece che sia un percorso di vita soggettivo che matura una particolare sensibilità e un'amorevolezza dentro, verso la vita e gli altri. E' così che puoi fare questi incontri, perché riconosci quelle persone, le "senti" subito. Allora, pensate ancora si tratti solamente di fortuna? Niente succede per caso, tenetelo bene a mente. Questo è Matteo Mattiacci per me!
Quindi, Matt non ci rimane che... darci il benvenuto in Life, il primo Film Senza Immagini!
Alex Poli, autore di Life