Se “Via col vento” di Victor Fleming è diventato un film di grande successo, lo si deve anche alla musica di Max Steiner. Se i film dell'orrore fanno paura e i thriller ci tengono in tensione per tutta la loro durata, è anche grazie alla giusta colonna sonora: un esempio su tutti? Che ne dite di “Psycho” di Alfred Hitchcock? Quanto avrebbe perso senza le “terrificanti” musiche di Bernard Herrmann? E i film di Dario Argento sarebbero forse gli stessi senza l'accompagnamento musicale dei Goblin? E come non citare i capolavori di Sergio Leone cui le colonne sonore del grande e compianto Ennio Morricone hanno dato un apporto fondamentale, così come ad altri grandi film di De Palma, Stone, Tarantino e molti altri.
La colonna sonora di un film (che in realtà include ogni suono anche se quando diciamo “colonna sonora” pensiamo solitamente solo alla musica) riveste un'importanza fondamentale per la sua riuscita, accentuando le emozioni: pensate che persino quando il cinema era ancora muto si usava accompagnarne le immagine con musiche adeguate eseguite dal vivo da un'orchestra in sala. Come potrebbe non essere importante per un film senza immagini come “LIFE”?
E di certo non potrebbe trattarsi di una “semplice” colonna sonora... Ecco perché il suo lungimirante autore ha scelto un musicista di grande professionalità e creatività che conosce da tempo, ma soprattutto vicino al suo pensiero e in sintonia con il significato della sua opera: Alex Poli ha affidato il compito di comporre la suite sonora e il ruolo di ingegnere del suono di “LIFE” a Gianluca Carbone, napoletano, classe 1973, polistrumentista, autore, compositore, produttore, arrangiatore, ingegnere del suono, dal 2002 responsabile tecnico del gruppo “Radio Marte Stereo”, con una formazione che ha varcato anche i confini nazionali e tante esperienze alle spalle, tra cui realizzazioni musicali per il cinema americano, anche per la Disney, e collaborazioni con grandi star come Witney Houston.